Gli alunni delle classi prime della scuola primaria sono diventati agricoltori per un giorno, raccogliendo le mele e visitando il frutteto del parco di Ceriano Laghetto.
Gli alunni delle classi prime della scuola primaria sono diventati agricoltori per un giorno, raccogliendo le mele e visitando il frutteto del parco di Ceriano Laghetto.
Il progetto dell’orto didattico, rappresenta la possibilità concreta per trovare risposte alle emergenze che correlano fra loro cibo e transizione ecologica, agricoltura e cambiamenti climatici realizzando alcuni fra gli obiettivi dell’agenda UNESCO 2030 per lo sviluppo sostenibile.
I giovani alunni della scuola Primaria e gli allievi dell’Istituto Alberghiero del Collegio Castelli potranno applicare le migliori pratiche per la coltivazione di frutta e verdura nel rispetto delle dinamiche biologiche (e bio-diverse) e della stagionalità.
Il progetto promuove, per i giovani alunni della scuola Primaria, una serie di attività concrete che consentono di realizzare laboratori nel verde coltivando, accudendo e curando le vegetazioni con costanza e rispetto. Il tutto con il supporto di un testo didattico appositamente sviluppato dal Collegio Castelli con contenuti bilingue in inglese (per poter anche sviluppare al meglio le competenze linguistiche in lingua straniera).
Gli studenti del percorso alberghiero, inoltre, avranno la possibilità di approfondire tratti fondamentali di un regime alimentare del benessere: colture di stagione, erbe aromatiche (in riduzione del sale) ed erbe spontanee (e relative proprietà benefiche). Questo perché le auto-produzioni rappresentano una chiave moderna e sostenibile per un servizio di qualità.
Questo ORTO DIDATTICO è stato realizzato grazie al finanziamento della Fondazione LA SORGENTE di solidarietà sociale – Onlus e la preziosa collaborazione di SEMPLICE TERRA associazione di promozione sociale.
#collegiocastelli #unortoincollegio #ecosostenibilità
[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]
È terminato pochi giorni fa con l’incontro con Dionigi Spreafico, produttore del Prosciutto Crudo Dolce Marco d’Oggiono, il MiniMaster dedicato alle produzioni food company di macelleria. Nel corso delle settimane, gli studenti della classe II hanno approfondito le lavorazioni tipiche del disosso della coscia di maiale e di altri tagli della filiera dei suini italiani. Diverse tecniche di salatura (a secco e con salamoie), cotture a bassa temperatura e sottovuoto, affumicature e altre lavorazioni hanno consentito la preparazione di una semplice linea di salumi “Made in Castelli!”.
Grazie al supporto delle associazioni di categoria, il MiniMaster ha riconosciuto 5 crediti europei ECVET ai nostri studenti.
Ha preso il via poco prima di Pasqua il nuovo percorso di formazione dedicato alle basi tecniche per la corretta gestione di un orto biologico per autoproduzioni di cucina. I nostri “AgriChef” saranno coinvolti nella coltivazione del nuovo spazio allestito come orto didattico in Collegio. Tre obiettivi di fondo: approfondire le qualità degli alimenti di stagione, conoscere e utilizzare al meglio le piante aromatiche, conoscere e utilizzare in cucina le piante spontanee. Grazie alla collaborazione con Semplice Terra, le dinamiche di produzioni di cucina a “metro” zero, di autoproduzione alimentare e di utilizzo di materie prime naturali e biologiche rientrano così nelle attività didattiche.
Grazie al supporto delle associazioni di categoria, il MiniMaster ha riconosciuto 3 crediti europei ECVET ai nostri studenti.
Una bella e proficua occasione di confronto professionale e sviluppo di competenze. Questa la sintesi dell’esperienza vissuta dal nostro team di cucina e sala/bar che ha partecipato all’edizione 2022 del concorso RistorExpo Young Cup – Trofeo Cesare Chessorti. Un concorso, realizzato secondo gli standard internazionali, che ha richiesto la progettazione e la realizzazione di un servizio ristorativo completo.
Lorenzo, Amos e Gabriele hanno curato le preparazioni di cucina (una main course e un dessert con diverse consistenza di frutta) mentre Giulia, Beatrice e Davide si sono occupati dell’ospitalità di sala, dei cocktail e dell’abbinamento cibo-vino. Il tutto con il supporto di un video-spot che ha presentato il loro progetto e la nostra scuola.
Le lunghe ore di allenamento del nostro team, le idee sviluppate e migliorate nel tempo, la tecnica e lo stile che i ragazzi hanno mostrato sono stati apprezzati al massimo dalla giuria con la vittoria assoluta del trofeo a squadre, del trofeo per il miglior servizio di sala e del premio speciale per il miglior dessert. Complimenti ai nostri allievi!
Il Trofeo Luigi de Santis ha visto, invece, la partecipazione dei nostri allievi Simone, Francesco, Federico e Alessandro che si sono coinvolti nella preparazione di quattro risotti GranGusto di Lombardia con la valorizzazione di almeno un prodotto a marchio della nostra regione. Il concorso, promosso dall’Unione Cuochi Regione Lombardia, è uno fra i risultati concreti delle azioni di educazione alimentare e professionale a cui i nostri ragazzi hanno aderito.
Fra i cinquanta allievi partecipanti (diversi dalle regioni confinanti con la Lombardia), Federico (classe III) ha ottenuto il secondo posto assoluto valorizzando nel suo risotto l’asparago di Cantello con diverse tecniche e consistenze. Francesco e Simone (classi IV) hanno valorizzato con i loro risotti la Formaggella del Luinese, la Collinetta Marco d’Oggiono, il Pinot Nero dell’Oltrepo’ Pavese e la luganega tradizionale con ottimi piazzamenti. Medaglia d’oro anche per Alessandro (classe II) che ha proposto un risotto con asparagi e una consistenza croccante di Bitto DOP.
Complimenti anche a loro!
Gianmario Artosi, barman dell’ABI Professional (Associazione Barman Italiani) ha tenuto un mini masterdi formazione sul bartending per la classe 5 alberghiero indirizzo sala e cucina. Ha parlato di ospitalità, bere responsabile, mixologia e analisi sensoriale. Ha saputo intrattenere i ragazzi con garbo, savoir faire ed eleganza (le basi della buona ospitalità).
Ha fatto riferimenti storici a cocktail indimenticabili come il Milano-Torino, il Negroni e il White Lady. La sua esperienza nell’ospitalità e le sue indiscusse abilità nel maneggiare gli strumenti del mestiere sono stati un grande punto di attrazione e di attenzione da parte dei nostri allievi.
Il Polo Tecnico Professionale Europeo, di cui il Castelli è fondatore, promuove questa prima iniziativa in Italia. Un’intera settimana di scuola arricchita dalla presenza di professionisti e testimonial del settore della ristorazione, del turismo e dell’ospitalità: 26 ore di attività. 12 eventi, 8 associazioni e 8 professionisti, 3 nuovi corsi MiniMaster in partenza e… tanta passione!
In questa pagina troverete il report fotografico completo delle attività e i contenuti.
Scarica il comunicato stampa delle attività >
Ventinove allievi hanno da poco raggiunto l’obiettivo della certificazione di I livello e sono pronti a ripartire con il master II livello. Vitivinicoltura nazionale e internazionale, abbinamento cibo-vino e abbinamento con le eccellenze gastronomiche del territorio lombardo (formaggi, salumi e olio dei laghi) saranno le tre grandi tematiche del nuovo corso che porterà al raggiungimento della qualifica di Junior Sommelier Internazionali (ASI). Un ringraziamento all’associazione ASPI che, insieme a tutte le principali associazioni di categoria, prende parte al Polo Tecnico Professionale Europeo di cui il Castelli è capofila e che consente di riconoscere 5 crediti europei ECVET.
Ecco i nostri Junior Sommelier di I livello:
Proseguono le attività del progetto PCTO (alternanza scuola-lavoro) della classe V impegnata nelle vigne e nell’impresa vinicola dell’Oltrepò Pavese per la produzione dei nostri due nuovi vini. Sta maturando il Pinot Nero in Purezza Mistral, etichetta fra le più apprezzate della produzione Castelli nelle degustazioni nel Ristorante Didattico, e prende “spuma” il nuovo vino metodo classico (sempre Pinot Nero) che vi anticipiamo si chiamerà… Premier. Vi sveliamo in fondo alla pagina alcune anteprime delle bozze di etichetta, realizzate dagli studenti…
Ecco alcune etichette di studio sviluppate dai nostri allievi di quinta.
Da un lavoro di ricerca e approfondimento sulle condizioni di vita dei deportati nei campi di concentramento, gli allevi dell’Istituto Alberghiero hanno voluto riflettere sulla malnutrizione e sul pasto somministrato quotidianamente
a bambini e adulti. Il pane rappresentava la primaria forma di sostentamento per i tre pasti della giornata. Con una razione scarsa e di pessima qualità. Il pane, con poca margarina spalmata all’interno, rappresentava anche l’agognato premio a riconoscimento di una giornata di lavoro più produttiva del consueto. Un’ulteriore ricerca ha portato alla scoperta di una ricetta, tramandata da prigionieri sopravvissuti alla deportazione, che può ricordare oggi il sapore e la consistenza di quel pane. Ecco il pane povero della memoria.